Tecnologia e fotografia: dall’analogico al digitale e all’AI
La tecnologia ha rivoluzionato la fotografia, passando dalla pellicola al sensore e all’intelligenza artificiale. ARTISTICA-MENTE ripercorre le tappe di questa evoluzione e le sue implicazioni artistiche e culturali.
Tecnologia Analogica
Nel procedimento analogico della fotografia si usa la pellicola per registrare le immagini, che devono essere sviluppate e stampate in camera oscura. La fotografia analogica ha una qualità elevata, una sfumatura tonale ricca e un processo creativo artigianale e personale. Tuttavia, ha anche un costo alto, una capacità limitata e una praticità bassa.
La fotografia analogica richiede una maggiore attenzione e cura nella scelta della pellicola, della macchina fotografica, dell’esposizione, dello sviluppo e della stampa. Ogni fase ha delle variabili e delle possibilità di intervento che influenzano il risultato finale. La fotografia analogica è quindi una forma d’arte più artigianale e personale, che richiede una maggiore conoscenza tecnica e una maggiore espressione artistica.
Nella fotografia analogica si può raccontare una storia con le immagini, usando elementi come la composizione, la luce, il colore, il contrasto, la profondità di campo e il movimento. La fotografia analogica ha un carattere unico e autentico, che trasmette le emozioni e le intenzioni dell’artista. La fotografia analogica è una forma d’arte che si basa sulla realtà, ma che la interpreta e la trasforma secondo la propria visione.
Alcuni artisti famosi che hanno usato la fotografia analogica sono:
Gianni Berengo Gardin: un fotografo italiano che ha documentato la realtà sociale, culturale e ambientale del suo paese e del mondo con uno stile personale e poetico.
Henri Cartier-Bresson: un fotografo francese considerato il padre del fotogiornalismo e della fotografia di strada. Ha catturato con la sua Leica i momenti decisivi della storia e della vita quotidiana.
Ansel Adams: un fotografo americano famoso per le sue fotografie di paesaggio in bianco e nero, che mostrano la bellezza e la maestosità della natura americana. Inventore del metodo tonale che verrà poi anche emulato nella fotografia digitale.
Tecnologia digitale
La fotocamera usa un sensore elettronico per registrare le immagini, che vengono salvate in un file digitale. La fotografia digitale ha un costo basso, una capacità illimitata e una praticità alta. Tuttavia, ha anche una qualità inferiore, una sfumatura tonale povera e un processo creativo veloce e impersonale.
Potendo scattare centinaia di foto e avendo la possibilità di cancellare anche subito dopo lo scatto un eventuale errore, con questo sistema è richiesta una minore attenzione e cura nella scelta della sensibilità della luce (ASA -ISO), dell’esposizione, lo sviluppo non esiste e la stampa è gestita generalmente da laboratori. Ogni fase ha delle impostazioni e delle funzioni automatiche che semplificano il lavoro. La fotografia digitale è quindi una forma d’arte più semplice e accessibile, che richiede una minore conoscenza tecnica.
La fotografia digitale permette di modificare una storia con le immagini, usando software che consentono di ritoccare, correggere, migliorare o trasformare le immagini. La fotografia digitale ha un carattere variabile e manipolabile, che adatta le immagini alle esigenze e ai gusti dell’utente. La fotografia digitale è una forma d’arte che si distacca dalla realtà, ma che la riproduce e la modifica secondo la propria convenienza.
Alcuni artisti famosi che hanno usato la fotografia digitale sono:
David LaChapelle: un fotografo americano noto per le sue immagini colorate, eccentriche e provocatorie, che mescolano elementi di moda, pop, religione e politica. Tornato alla fotografia analogica (come dimostra il libro Good News) preferendo la carta stampata ai social network.
Andreas Gursky: un fotografo tedesco che crea immagini di grande formato che rappresentano paesaggi, architetture e scene di massa, con una prospettiva distaccata e una manipolazione digitale.
Annie Leibovitz: una fotografa americana famosa per i suoi ritratti di celebrità, che spaziano dal glamour al dramma, dalla semplicità alla complessità, dalla realtà alla fantasia.
Tecnologia e l’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale usa un software per creare, modificare, condividere e apprezzare le immagini. L’intelligenza artificiale offre nuove possibilità e sfide per la fotografia, sia nella fase di creazione che in quella di fruizione.
L’intelligenza artificiale richiede una diversa attenzione e cura nella creazione, nella modifica, nella condivisione e nell’apprezzamento delle immagini. Ogni fase ha delle potenzialità e dei limiti che dipendono dall’algoritmo, dal modello, dai dati e dal feedback. L’intelligenza artificiale è quindi una forma d’arte più innovativa e stimolante, che richiede una diversa conoscenza tecnica e una diversa espressione artistica.
L’intelligenza artificiale permette di generare una storia con le immagini, usando tecniche che imitano, apprendono, collaborano o competono con gli artisti umani. L’intelligenza artificiale ha un carattere sorprendente e sfidante, che crea immagini inedite e originali. L’intelligenza artificiale è una forma d’arte che supera la realtà, ma che la ispira e la arricchisce secondo la propria intelligenza.
L’intelligenza artificiale è anche uno strumento che amplifica il processo creativo nella fotografia, sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione. L’AI può aiutare gli artisti a scegliere la location, il tipo di luce, i props e tutti i particolari che rendono una fotografia unica e memorabile. L’AI può usare fonti di dati come mappe, immagini, recensioni, meteo, cataloghi o trend per trovare e valutare le migliori opzioni per ogni elemento. L’AI può anche simulare e visualizzare il risultato finale, prima di procedere allo scatto.
Alcuni artisti famosi che hanno usato la fotografia AI sono:
Mario Klingemann: un artista tedesco che usa algoritmi di intelligenza artificiale per generare immagini che sfidano la percezione e la logica, creando forme astratte, distorte o surreali.
Robbie Barrat: un artista americano che usa reti neurali per creare immagini che imitano o reinterpretano lo stile di artisti famosi, come Monet, Picasso o Van Gogh.
Helena Sarin: un’artista russa che usa l’intelligenza artificiale per creare immagini che combinano elementi di pittura, fotografia e collage, creando composizioni colorate e oniriche.
ARTISTICA-MENTE ritiene che l’AI non deve sostituire il processo di produzione dell’immagine, ma invece deve arricchire il processo creativo per arrivare allo scatto finale. L’AI non ha lo scopo di sostituire il ruolo dell’artista, ma di supportarlo e di stimolarlo. L’AI non ha la capacità di creare arte da sola, ma di facilitare e di arricchire il processo creativo. L’AI è una tecnologia che offre nuove opportunità e sfide per la fotografia, che richiede una nuova sensibilità e una nuova responsabilità.
Fotografia Analogica
Ansel Adams ha dato un contributo inestimabile alla fotografia in Bianco e Nero con il suo metodo zonale, un metodo nato per dare istruzioni precise al suo stampatore.
Fotografia Digitale
David LaChapelle ha saputo passare da analogico a digitale sia tecnicamente che concettualmente per poi tornare all’analogico perchè preferiva la carta stampata ai social media.
Intelligenza Artificiale
Mario Clingemann è un eccezionale pioniere nel movimento artistico dell’Intelligenza Artificiale. Combina la mente di un programmatore e il fervore creativo di un artista.
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